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Raccolta Sistematica dei Dati nel Settore Automotive

Raccolta Sistematica dei Dati nel Settore Automotive

Il settore dell’automotive deve affrontare molte problematiche impattanti e, in particolare:

  • Aumento concorrenza;
  • Necessità di mobilità sostenibile;
  • Digital Transformation;
  • Potere delle case costruttrici;
  • Nuove politiche distributive;
  • Normative sulla gestione dei dati.

L’entità di queste problematiche è senza dubbio significativa e incide in modo notevole sui processi, sulle scelte strategiche e operative di ogni operatore professionale coinvolto.

Questi problemi possono essere affrontati soltanto definendo degli obiettivi specifici:

  • Mantenere competitività;
  • Comprendere le esigenze del cliente;
  • Prendere decisioni data-driven;
  • Mantenere il controllo delle proprie informazioni;
  • Mantenere il contatto con il cliente;
  • Massimizzare le occasioni di conversione immediata.

Tutti questi obiettivi possono essere raggiunti con una serie di attività che hanno un unico comun denominatore: la raccolta sistematica di dati.

Grazie alla raccolta dei dati e al loro utilizzo proattivo è possibile conseguire i seguenti risultati attesi:

  • Competitività mantenuta;
  • Soluzioni personalizzate;
  • Decisioni oculate;
  • Controllo mantenuto;
  • Contatto continuo con il cliente;
  • Maggiori conversioni.

I Big Data presentano una nuova enorme opportunità sia per le case automobilistiche che per tutti gli operatori della distribuzione e dell’assistenza.

Lo scopo principale è quello di poter essere in grado di rispondere alle esigenze specifiche dei clienti per incrementare il valore percepito sia del prodotto e del servizio che dell’azienda che lo propone direttamente o indirettamente.

La raccolta di tali dati avviene principalmente attraverso le attività commerciali e di marketing ma, grazie alla tecnologia, può avvenire, con grande incremento di qualità e quantità, direttamente dai veicoli grazie alle potenzialità di connessione dei veicoli stessi o degli smartphone dei conducenti.

La possibilità di raccogliere sistematicamente dei dati prodotti dai veicoli stessi con una minima interazione collaborativa da parte del conducente rappresenta senza dubbio il primo passo verso i Big Data.

Una casa auto o un operatore della rete distributiva possono beneficiare in tempo reale di informazioni telemetriche paragonabili a quelle che siamo abituati a considerare in Formula Uno.

Senza scomodare il motorsport sappiamo che l’accesso alle informazioni riguardanti il veicolo non è una novità assoluta in quanto, da anni, esistono strumenti diagnostici di officina che, collegati alla centralina, consentono di recuperare informazioni “storiche”.

Ciò che cambia è la sistematicità continua di rilevazione grazie all’utilizzo intelligente di sensori e soluzioni di connettività integrati in fase di produzione ma anche di altri dispositivi connessi a Internet come, ad esempio, lo smartphone del conducente.

Le auto con capacità diretta (autonomamente) o indiretta (tramite lo smartphone del conducente) di connessione possono fornire un flusso regolare di dati che riguardano il veicolo, il motore, i consumi, lo stile di guida, le emissioni e le condizioni ambientali.

La capacità di acquisire tali ingenti quantità di dati di vario tipo, generati in tempo reale combinata con sistemi di machine learning e di intelligenza artificiale rappresentano asset in grado di rivoluzionare la relazione con il cliente e il livello di comprensione delle esigenze di mobilità generali.

Un grande ulteriore vantaggio intrinseco è costituito dalla capacità di offrire tempestivamente servizi di riparazione e promozioni sui pezzi, migliorando le vendite dei prodotti e dei servizi post-vendita della rete assistenziale.

Infatti, oltre a raccogliere informazioni statistiche e di utilizzo, è possibile garantire servizi di assistenza personalizzata agli automobilisti generando segnalazioni di allarme o fornendo indicazioni su come minimizzare i consumi.

Inoltre, un sistema di questo tipo può agevolare la collaborazione con altre aziende: la fornitura di dati integrati potrebbe essere particolarmente interessante per compagnie assicurative e operatori di assistenza stradale.

Grazie alla disponibilità dei Big Data di ogni singolo veicolo è possibile realizzare dei programmi di manutenzione preventiva basati sull’effettivo utilizzo della vettura piuttosto che su scadenze, intervalli predefiniti o presunzioni di  necessità di sottoporre a manutenzione o sostituzione di pezzi. 

Nell’approccio tradizionale potrebbe essere prevista la sostituzione di un componente dopo un determinato intervallo di tempo indipendentemente dall’utilizzo che viene fatto della vettura; al contrario, un programma di manutenzione basato sulle condizioni si focalizza sulle condizioni delle apparecchiature e sul loro funzionamento, anziché su un intervallo di tempo o su un programma predefinito.

La raccolta di dati storici, l’implementazione di soluzioni di machine learning e intelligenza artificiale combinati alla possibilità di rilevare in tempo reale determinate metriche di utilizzo del veicolo consentono di intervenire tempestivamente e in modo più pertinente.

Integrando i Big Data in una soluzione CRM è dunque possibile prevedere la condotta del cliente, intervenire tempestivamente, evitare “falsi allarmi”, migliorare il customer service e gestire con maggiore precisione gli investimenti fino ad automatizzare completamente la discussione tra potenziali clienti e consulenti.

La soluzione SmartCar è la massima espressione della raccolta sistematica dei dati nel settore automotive e nella loro lettura e interpretazione.

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